Le istituzioni impegnate alla modifica del decreto sulle soglie minime: il grande successo della Sanità ieri a Bari
L’On. Marcello Gemmato – Sottosegretario alla Sanità ha partecipato ieri alla tavola rotonda che si è tenuta a Bari ieri 13 maggio 2024 e indetta da U.A.P (Unione ambulatori e poliambulatori) dal titolo: “Le sfide della sanità territoriale. Il valore del capitale umano e la capillarità del servizio”.
A fine confronto, dopo aver ascoltato gli interventi di tutti gli invitati, ha annunciato che il governo si impegnerà a modificare il decreto sulle 200.000 prestazioni e possiamo ritenerci molto soddisfatti.
Un grande successo per la Sanità, la Vittoria del Paziente!
Negli ultimi anni lo spostamento delle cure dal livello ospedaliero a quello territoriale ha rappresentato, infatti, una delle politiche più diffuse nei paesi europei per migliorare i servizi sanitari. In Italia, però, il ridimensionamento della capacità degli ospedali non è ancora accompagnato da un adeguato rafforzamento della sanità territoriale, con carenze più evidenti in alcune Regioni e la necessità diffusa della capillarità dei servizi.
L’evento è stato organizzato da U.A.P in partnership con: Feder ANISAP, A.N.D.I.A.R., Confcommercio salute sanità Cura, Federbiologi, ANMED, CONFAPI.
In programma si sono susseguiti in ordine i seguenti interventi:
Dott. Leonardo Giangrande – Presidente vicario Confcommercio Puglia
Dott. Vito D’Ingeo – Presidente Provinciale Confcommercio Bari – BAT
Dott.ssa Maria Stella Giorlandino – Presidente UAP-Unione ambulatori e poliambulatori
Moderatore: Vincenzo Carriero, Direttore COSMOPOLIS
Dott.ssa Elisabetta Argenziano – Presidente Nazionale SNABILP Federbiologi
Dott. Valter Rufini – Presidente Nazionale ANISAP
Dott. Michele Colaci – Presidente Nazionale Confapi Salute
Dott.ssa Elisa Interlandi – Presidente Nazionale ANMED
Dott. Polizzi Pier Paolo – Segretario Generale FENASPAT
Dott. Rocco Lovero – Presidente Nazionale ANDIAR
Dott. Giuseppe Ciracì – Presidente nazionale Sbv e consigliere ordine dei Medici
Dott. Lavarra Francesco – Seg. Regionale SIMMFIR (FKT)
Dott.ssa Barbara Cittadini – Pres. AIOP
Dott. Filippo Anelli – Presidente Nazionale Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri
Dott. Nunzio Cirulli – Presidente consulta specialisti ENPAM
Dott. Maurizio Durini – Presidente dell’Ordine dei Biologi di Puglia e Basilicata
Dott. Enrico Tinti – Presidente Dell’Ordine dei Biologi della Sardegna
Dott. Mario Amato – Direttore Sanitario Laboratorio Accreditato e Consigliere dell’Ordine dei Biologi di Puglia e Basilicata
Dott. Domenico Dell’Edera – Responsabile UOSD Laboratorio Genetica Medica ed Immunogenetica, Presidio Ospedaliero
Madonna delle Grazie di Matera – Consigliere Ordine dei Biologi di Puglia e Basilicata
Prof. Dott. Stefano Spagnulo – Professore di Scienze dell’alimentazione Unitelma Isfoa, Unitelma Sapienza e Unicamillus Medical University
Prof. Giovanni Carnovale – Consiglio dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Roma, consulente AIFA
Avv. Alberto Pepe – Amministrativista
On. Marcello Gemmato – Sottosegretario alla Sanità
L’evento è stato organizzato da U.A.P in partnership con: Feder ANISAP, A.N.D.I.A.R., Confcommercio salute sanità Cura, Federbiologi, ANMED, CONFAPI.
La Dottoressa Elisa Interlandi, Presidente dell’ANMED e Vice Presidente dell’U.A.P., Unione Ambulatori e Poliambulatori, è intervenuta al convegno trattando i seguenti temi:
La centralità del paziente e il ruolo strategico della diagnostica di laboratorio nel processo di cura e prevenzione della salute.
I laboratori come risorse accreditate per un’assistenza sanitaria territoriale di qualità.
“Noi rappresentiamo oggi qui le strutture di laboratorio di tutta l’Italia che sono la casa della salute, la qualità per il paziente. Noi vogliamo con il governo una collaborazione seria, perché siamo stati quasi cancellati dal tavolo di confronto.
I laboratori in momenti molto difficili della nostra vita, come quello della pandemia, invece, hanno dimostrato come i biologi siano le figure più importanti per la ricerca e l’assistenza ai pazienti.
La figura del laboratorio è indispensabile e i requisiti a cui siamo sottoposti per essere accreditati dal SSN ci rende strutture di qualità. La cancellazione della fase analitica non pone il paziente al centro del sistema di cura dell’essere umano ma lo fa divenire un numero, che indica provette viaggianti. La medicina territoriale deve riconoscere il ruolo del lavoro dei laboratori nella prossimità al paziente anche per l’educazione culturale alla prevenzione.
Il nostro obiettivo come laboratori di analisi, quindi, è mettere a disposizione della collettività, da una parte la nostra expertise e dall’altra la potenzialità che deriva dalla nostra presenza capillare su tutto il territorio nazionale.
La prossimità assistenziale si coniuga con un forte investimento nella digitalizzazione dei servizi, dal booking alla refertazione e alla consulenza online, per garantire sicurezza, ridurre i tempi di attesa e programmare gli accessi, assicurando inoltre un supporto diagnostico a distanza, laddove possibile.
Ci troviamo, invece, difronte ad una rivoluzione difficile che riguarda la medicina territoriale, molto attenta su alcuni aspetti e molto disfattista per altri.
Tanti requisiti vengono richiesti a strutture come i laboratori che aderiscono al sistema del SSN e vengono in tal modo sottoposte a tantissima burocrazia e per di più a lottare per un tariffario equo che gli consenta di mantenere un’alta e accreditata qualità del servizio. D’altra parte, invece, ci sono “strutture di servizio” come le farmacie che garantiscono esami di auto controllo, auto analisi, auto prescrizione, che ai laboratori sono vietati e che in quei contesti sono eseguite per giunta da figure professionali non specificamente qualificate. Tutto ciò non arreca danno solo ai laboratori, ma soprattutto ai cittadini: un dato analitico errato o non appropriato può cambiare la vita delle persone.
La diagnostica di primo livello viene cancellata e consegnata nelle mani di soggetti non preparati. Abbiamo bisogno, invece, di una forte spinta politica verso un’assistenza sanitaria centrata sul paziente.
Ogni individuo ha diritto a servizi appropriati per tutelare la salute e lo specialista della medicina di laboratorio è una risorsa accreditata dal SSN che non solo è fondamentale per la fase analitica, ma può svolgere un ruolo importante di consulenza, con l’obiettivo di offrire l’esame giusto, per il paziente giusto, al momento giusto e anche la corretta interpretazione ed il corretto utilizzo del dato.
Le strutture di laboratorio sono centri dalla parte del paziente. La qualità per noi è il requisito che definisce la nostra identità come strumento a servizio della cura”.